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Visualizzazione dei post da ottobre, 2012

FALSO MADE IN ITALY NEL MONDO

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           ITALIAATAVOLA- Primo Piano del 29/10/2012 11.11.00 Falso made in Italy nel mondo "Business" da 60 miliardi di euro Dal barbera bianco prodotto in Romania al gorgonzola grattugiato made in Usa, dal barolo canadese al nebbiolo svedese entrambi in polvere, il business dei furbetti del gusto che sfruttano l’immagine dei prodotti alimentari made in Italy vale 60 miliardi. I prodotti più "clonati" sono i formaggi Vale 60 miliardi il business dei furbetti del gusto che sfruttano l’immagine dei prodotti alimentari Made in Italy costruita nel tempo dagli agricoltori italiani per vendere nel mondo tarocchi che nulla hanno a che fare con la realtà produttiva nazionale. È quanto emerge da uno studio presentato dalla Coldiretti al Salone del Gusto dove sono state esposte alcune delle opere più improbabili realizzate dai pirati del gusto, dal barbera bianco prodotto in Romania al gorgonzola grattugiato Made in Usa, dal

Il Consorzio dei Colli Orientali cresce in rappresentatività

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  Acquisirà le competenze dell’erga omnes, primo Consorzio in provincia di Udine, per promuovere i vini di tutti i produttori della Doc e offrire servizi tecnici e commerciali. Trecento le aziende interessate Cresce la rappresentatività del Consorzio a Doc (Dop) dei Colli Orientali del Friuli e cambia il nome rafforzando il legame con il territorio rappresentato. Lo ha deciso all’unanimità l’Assemblea straordinaria dei soci riunita presso la sede consortile di Cividale del Friuli. In base al D.Lgs 61/2010 e al D.M. 16 dicembre 2010, i Consorzi di tutela riconosciuti che intendono estendere le loro funzioni nei confronti di tutti i soggetti viticoltori, vinificatori e imbottigliatori della denominazione sottoposti al sistema di controllo della Doc sono tenuti a dimostrare la rappresentatività nella compagine sociale di almeno il 40 per cento dei viticoltori e di almeno il 66 per cento della produzione di competenza dei vigneti iscritti nello schedario vitic

FACCE DA VIGNAIOLI?

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 di Sebastiano Di Maria Devo essere sincero, quando ho visto le immagini che troverete nel seguito del post, sono sobbalzato dalla sedia lanciando un urlo liberatorio, stile curva calcistica. Vi chiederete cosa possa scuotere in questa maniera un tranquillo blogger di provincia – ammesso che rimanga (la provincia naturalmente), vista la spending review – alle prese con la routine quotidiana, se non un gol del campione della propria squadra del cuore o, che ne so, la lettura dei numeri del “lotto alle otto” o davanti a una bottiglia di vino straordinaria. Tranquilli, nulla di tutto questo, purtroppo direi, ma qualcosa su cui stavo lavorando da qualche tempo, che stavo mettendo su con fatica, vista la difficoltà di recuperare il materiale in rete o su riviste specializzate, e che gelosamente ho custodito fino ad oggi nella mia pen drive. In un attimo, grazie al quotidiano “Tre Bicchieri” di Gambero Rosso, tutto questo ben di Dio disponibile a portata di click,
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LE NEBBIE DELLA RACCOLTA DELLE OLIVE   Ho rivisto le nebbie del mattino proprie del tempo della raccolta delle olive.   Filtrano il sole che spunta dal Gargano lento salire per poi scendere veloce sulle Mainarde lontane che dalla Casa del Vento puoi toccare con una mano   Non sento più l’eco de “a fronne da uelìve” l’allegro canto delle donne che accarezzavano le fronde pregne di olio gentile, quello di Larino. 22.10.2012
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IL MOLISE AL SALONE DEL GUSTO

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  Sono stato sabato al Salone del Gusto di Torino dove ho incontrato l' "Abruzzo-Molise" di Slow food. Per fortuna senza la congiunzione, altrimenti avrei pensato a un manifesto di tanti anni quando l'"Abruzzo e Molise" significavano una regione unica. Sono molti i politici molisani che sognano questo passato, durato fino al 1963, non sapendo ancora cos'è il Molise. Soprattutto cosa potrebbe essere se posto nelle mani di persone che hanno il gusto della cultura e del viaggio intorno al mondo, due elementi che portano a vedere ed a sognare un Molise "Città-campagna" in grado di elaborare esempi che possono aiutare le altre regioni, a partire dal vicino Abruzzo, a programmare uno sviluppo sostenibile, cioè proiettato al domani, proprio perchè durevole e non finito e morto come quello attuale. A fianco allo stand sopra citato due aziende molisane con la bontà dei loro prodotti olio e olive di Marina Colonna di San Martino

da ZACC & BELINA

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SPADA DI DAMOCLE   Zacc – lascia!   Bèlina– in attesa di una risalita nei sondaggi

da ZACCeBELINA

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                               di Ro Marcenaro RENZI MAI Zacc – ma perché Renzi non fa le primarie con il centro destra?   Bèlina– ha paura di vincere

Ad esempio l'emigrazione dal Sud

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      23 ottobre 2012 - greenreport   Isidoro Malvarosa   "Sono i peggiori ad andare via. Quelli che non riescono a trovare un'occupazione, i contadini, i terzo e quartogeniti." Era questo, in soldoni, il cliché della prima emigrazione interna italiana . Si trattava principalmente di giovani del Sud Italia che, non trovando occupazione nelle regioni d'origine, andavano ad ingrossare le fila delle neonate industrie settentrionali. Inoccupati che diventavano, quasi tutti, operai. A Milano, a Genova, a Torino. Erano gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. L'assistenzialismo statale nei confronti delle regioni meridionali completava un triangolo che faceva del Sud, al contempo, serbatoio di manodopera e principale mercato dei prodotti settentrionali. Investimenti infrastrutturali e un Terziario smoderatamente sovradimensionato. Un gap, soprattutto in termini di servizi, che non si è mai realmente colmato. Un isolamento geografico, specie di Calabri

IL MOLISE NELL'ERA DELLA CONOSCENZA

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Ieri a Larino c'è stato un incontro Molise-Croazia che, come ben sottolinea Mignogna con l'articolo poco fa postato su questo blog, è stato davvero interessante. Riporto il commento che ho lasciato su Linkedin ai componenti del gruppo "manager di origine molisana" di cui mi onoro di far parte. Avv. Mario Ialenti, responsabile comitato regioni dell'Aadriatico e Prof. Rossano Pazzagli   Un intervento magistrale quello del prof. Rossano Pazzagli dell'Università del Molise che ha spiegato il territorio con tutti i suoi valori e le sue risorse ed ha precisato il tipo di turismo adatto al Molise. Un turismo adatto alle opportunità che il Molise offre, cioè in grado di non aggravare il processo di degrado del territorio stesso nel momento in cui la crisi ha segnato il fallimento del sistema e la necessità di ripartire da quello che uno ha. Ed il Molise, lo dico io che sono intervenuto per parlare ddi qualità, ha molto da offrire del suo "glocale" a

Ambiente, cultura e territorio al centro dello sviluppo del Molise e della Croazia

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Rimettere al centro dello sviluppo i cittadini e il territorio, questi i punti cardine del convegno “MAD PATHS” organizzato a Larino dai soggetti, soprattutto Comuni e Unioni dei Comuni, che hanno aderito al programma IPA ADRIATICO. Ripartire dalle produzioni locali di qualità, per rilanciare l’economia del Molise e della Croazia. Un progetto ambizioso, ma con tutte le carte in regola per poter essere zzato. Michele Mignogna Studiosi, esperti e produttori a confronto su un nuovo modello di sviluppo che rilanci le economie del Molise e della Croazia, si sono confrontati in un convegno a Larino. Il progetto che rientra nel più ampio e ambizioso programma “IPA Adriatico”, vuole rappresentare un nuovo volano per le produzioni locali e non solo, anche la cultura e il turismo, dovranno occupare ruoli di primo piano. Il Programma di Cooperazione transfrontaliero IPA-Adriatico rappresenta la continuazione del Programma transfrontaliero adriatico 2000-2006, pur avendo una diversa conno

da ZACC e BELINA

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i disegni sono di Ro Marcenaro   MINESTRONE Zacc - Noi siamo di sinistra perché non abbiamo paura del futuro. Parola di Renzi   Belina –Anche lui di sinistra? Ora si spiega perché è diventata un minestrone! POPULISTI O PIAZZISTI? ZACC – per me è la stessa cosa   BELINA– Anche per me. IL RITORNO Zacc - Per Der Spiegel Berlusconi è diventato “un piccolo uomo minuscolo” Bèlina– già polvere?      

ESPLOSIONE DI GIOIA PER L'OLIO DI FLORA

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Ecco cosa succede a chi assaggia l'Olio di Flora.   Il caro amico Paolo Moglia, proprietario di un famoso ristorante italiano"ATTIMO" a Tallinn, la capitale dell'Estonia, dove i piatti di pasta sono de "La Molisana" e l'olio di Larino, appunto "L'Olio di Flora" de La Casa del Vento, non è riuscito a frenare la sua gioia di fronte all'olio 2012 appena franto e subito a condire una fetta di buon pane. Olio particolarmente gradito dalla sua clientela e, anche, dalle sue bellissime modelle del Team "Top Models". "La verità è po' bugia come la bugia è un po' verità" è quello che dico sempre quando tolgo i freni alla fantasia.

L'ASSAGGIO DELL'OLIO DI FLORA RACCOLTA 2012

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  Questa mattina, domenica 21 di un ottobre ancora pieno di sole, ho finito di raccontare, agli amici su facebook, le sensazioni dell’assaggio di ieri sera, il primo, dell'Olio di Flora raccolta 2012, fatto nei modi che più mi piacciono e che non hanno niente del panel test che, so bene, è una cosa seria. L’ho raccontato così: prima l'olfatto e poi il sapore con una mezza fetta di pane di D'Aversa di Cercemaggiore, che mi ha rip ortato lontano nel tempo quando il pane era, del poco sano cibo, l’elemento fondamentale, e, comunque, il più buono. C'è da dire che non è possibile dare un giudizio sui caratteri organolettici di un olio appena uscito dal separatore e, come tale, ancora traumatizzato dalla frangitura delle sue "Gentile di Larino" olive. Si può, però, raccontare, come cerco di fare io con questa nota, la sensazione di un'emozione e cioè di un olio delicato, rotondo che esaltava il pane prima citato. Buono, appagante, benefattore di risto
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L'OLIO DI FLORA DE "LA CASA DEL VENTO" SELEZIONATO DALLA GUIDA FLOS OLEI CON ALTRE SEI AZIENDE DEL MOLISE     Ben sei le aziende inserite da “Flos Olei - la Guida al mondo dell’extravergine” sui mille campioni provenienti da 45 paesi dei cinque continenti. Oli degustati dal panel guidato dal noto eno-gastronomo Marco Oreggia che è anche l’editore della guida presentata e diffusa in duplice lingua (italiano-inglese),che il mondo dell’olio e degli appassionati di questo nostro straordinario prodotto conosce.   Il punteggio minimo che la guida assegna agli oli extravergine di oliva è 80, mentre il massimo è 98, e le sei aziende molisane selezionate partono da 86 punti conquistati dall’azienda agricola Michele Fratianni di Campomarino ; 88 dall’ Azienda Agricola Giorgio Tamaro di Termoli, Frantoio Bruno   Mottillo e La Casa del Vento, entrambi di Larino; 90   dall’oleificio Di Vito di Campomarino e, come lo scorso anno, ben 96 punti dall’azienda Colonna

Notizie dal mondo dell'olio

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Olio, una legge contro i fuorilegge Unaprol, Cno, Cia e Coldiretti Puglia a Bari hanno ribadito la necessità di norme per assicurare trasparenza di mercato 'Occorre intervenire su: regole, aggregazione della produzione e strumenti per affrontare il mercato' Fonte immagine: Controlli più attenti e frequenti per smascherare gli operatori che con le loro azioni svalutano l'olio italiano di qualità. E' questo quello che chiedono i presidenti di Unaprol Massimo Gargano e del Consorzio nazionale degli olivicoltori, Cno , Gennaro Sicolo e lo hanno ribadito a Bari, nel corso di un evento congiunto a Cia e Coldiretti Puglia sul tema: "Una legge contro i fuori legge dell'olio" nel corso del quale hanno sottolineato la volontà di andare fino in fondo, sostenendo le iniziative legislative in discussione a livello parlamentare. " Servono norme che assicurino trasparenza del mercato e correttezza nei confronti del consumatore - ha affermato